Certificato di malattia da casa tramite televisita: la legge è in vigore ma non puoi ancora richiederlo, ecco perché

Alzi la mano chi almeno una volta si è svegliato con la febbre a 39, dolori lancinanti e la testa che sembra esplodere, ma con l’ansia che monta perché bisogna assolutamente procurarsi il certificato di malattia da mandare al datore di lavoro. Il medico non risponde, l’ambulatorio è intasato e tu sei lì, a malapena in piedi, che ti domandi come diavolo farai a uscire di casa in quelle condizioni. Dal 18 dicembre è entrata in vigore una norma che introduce ufficialmente la possibilità di ottenere il certificato medico a distanza tramite televisita, una vera e propria svolta storica per milioni di lavoratori dipendenti italiani.

Stiamo parlando dell’articolo 58 della legge 182 del 2005, una rivoluzione che cambia radicalmente il rapporto tra lavoratori, medici di base e sistema sanitario. Fino ad oggi, la legge italiana è stata piuttosto inflessibile su questo punto: il medico non poteva rilasciare certificati o referti senza aver visitato fisicamente il paziente, sia in ambulatorio che a domicilio. Zero eccezioni, zero scorciatoie. Questo ha creato situazioni paradossali in cui persone letteralmente impossibilitate a muoversi dovevano comunque trovare il modo di farsi visitare di persona, con tutto lo stress e le complicazioni del caso.

Come funziona la televisita per il certificato di malattia

Quando si parla di televisita non stiamo parlando di mandare un messaggio su una qualsiasi applicazione di messaggistica istantanea o di fare una telefonata veloce. La televisita è un atto medico vero e proprio, effettuato a distanza tramite telefono o videochiamata, che ha lo stesso valore legale di una visita in presenza. Questo è il punto rivoluzionario: finalmente la certificazione telematica viene equiparata a quella tradizionale.

Pensateci un attimo. Una persona con una lombosciatalgia acuta che a malapena riesce a girarsi nel letto potrà finalmente collegarsi in videochiamata con il proprio medico, farsi valutare lo stato di salute e ricevere il certificato necessario senza doversi trascinare fino all’ambulatorio. Non solo si riduce lo stress per il paziente, ma si snelliscono anche le file negli studi medici, liberando spazio per chi ha davvero bisogno di un intervento fisico.

Certificato malattia online: manca ancora il decreto attuativo

E qui arriva la classica situazione all’italiana che fa tirare un sospiro di esasperazione a chiunque. La legge c’è, è stata approvata ed è entrata in vigore, ma mancano le istruzioni operative per applicarla concretamente. Come spesso accade nel nostro Paese, esiste un vuoto normativo tra l’approvazione della legge e la sua effettiva implementazione.

La Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale ha infatti chiarito che il testo della normativa rimanda a un successivo accordo da definirsi in Conferenza Stato-Regioni. In parole povere, il Ministro della Salute dovrà sedersi intorno a un tavolo con i rappresentanti delle Regioni per stabilire i casi specifici in cui si potrà ricorrere alla televisita e le modalità tecniche operative con cui questa dovrà essere effettuata.

Hai mai dovuto trascinarti dal medico con la febbre alta?
Sì e mi sono sentito morire
Sì ma non avevo scelta
No sono sempre stato fortunato
Lavoro in smart work non serve
Faccio finta di niente e vado

Sebbene sulla carta la possibilità esista dal 18 dicembre, nella pratica i lavoratori dovranno aspettare ancora un po’ prima di poterne usufruire concretamente. Fino a quando non arriverà il decreto attuativo che definisce il quadro operativo, rimangono in vigore le regole tradizionali: il medico deve ancora accertare di persona le condizioni del paziente. Questo significa che non potete presentarvi domani mattina dal vostro medico pretendendo la televisita, perché probabilmente vi risponderà che, pur esistendo la legge, mancano ancora le linee guida operative che lo autorizzano a procedere in tal senso.

Vantaggi della certificazione telematica per lavoratori e medici

Al di là dei tempi tecnici di attuazione, questa riforma rappresenta un passo avanti significativo nella digitalizzazione del rapporto tra cittadini e sistema sanitario. Per i lavoratori dipendenti significa meno ansia nel momento in cui si trovano in difficoltà, meno rischi di incorrere in provvedimenti disciplinari per non aver inviato tempestivamente il protocollo all’INPS e al datore di lavoro, e meno tempo perso in spostamenti quando si sta male.

Per i medici significa una maggiore flessibilità nell’organizzare il proprio lavoro e una tutela legale nel rilasciare certificazioni a distanza. Per il sistema sanitario nel suo complesso significa ambulatori meno intasati e risorse meglio distribuite. La strada è ormai tracciata: il futuro sarà sempre più digitale anche in ambito medico, con vantaggi concreti per tutti.

Quando sarà operativa la televisita per il certificato medico

Nei prossimi mesi bisognerà tenere d’occhio l’evoluzione della situazione. L’accordo in Conferenza Stato-Regioni dovrà definire con precisione quali patologie o situazioni potranno beneficiare della televisita. Probabilmente non tutte le condizioni saranno certificate a distanza, ma solo quelle che permettono una valutazione adeguata anche senza esame fisico diretto.

Dovranno inoltre essere stabiliti gli standard tecnologici minimi per garantire che la videochiamata sia sufficientemente chiara e affidabile, le modalità di identificazione del paziente per evitare abusi, e le procedure per l’invio telematico del certificato agli enti competenti. Tutti dettagli fondamentali per far funzionare il sistema in modo efficace e sicuro. La legge non ha stabilito una scadenza precisa per questo accordo attuativo, quindi serve ancora un po’ di pazienza.

Nel frattempo, continuate a seguire le procedure tradizionali e tenete d’occhio gli aggiornamenti ufficiali dal Ministero della Salute e dalle ASL territoriali. Quando l’accordo sarà finalmente siglato, potremo dire addio alle corse disperate dal medico quando siamo mezzi morti, e questo, ammettiamolo, sarà un sollievo per tutti i lavoratori italiani che ogni anno devono gestire situazioni di malattia con lo stress burocratico che ne consegue.

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