Se pensate che scegliere il tonno al supermercato sia solo questione di marca o prezzo, vi sbagliate di grosso! Un video del nutrizionista Alessio Barbuto, che ha conquistato quasi 4 milioni di visualizzazioni sul suo canale @nutrizionista.barbuto, sta rivoluzionando il modo in cui facciamo la spesa quotidiana. Il segreto? Tutto sta in quella misteriosa sigla FAO che quasi nessuno nota sull’etichetta e che può determinare la qualità e la sicurezza del pesce che portiamo in tavola.
Quante volte avete preso una scatoletta di tonno guardando solo il prezzo? @nutrizionista.barbuto ci svela che esiste un vero e proprio codice nascosto che indica esattamente dove quel pesce è stato pescato, e soprattutto, quanto è pulito il mare di provenienza. La sigla FAO seguita da un numero non è solo burocrazia: è la vostra garanzia di qualità e sicurezza alimentare. Nel video virale, l’esperto tiene in mano una lattina con scritto “FAO 77”, spiegando che questo corrisponde alla zona di pesca del Pacifico Centro-Orientale, una zona che rappresenta una via di mezzo in termini di qualità.
Zone FAO migliori per tonno di qualità superiore
Ma quali sono i numeri da cercare per portare a casa il meglio? Secondo quanto spiegato nel video, le zone migliori sono la 37 e la 27. La prima corrisponde al nostro amato Mar Mediterraneo, mentre la seconda ai mari del Nord, quegli oceani freddi dove la natura fa il suo lavoro migliore. Il motivo è affascinante: come sottolineato da @nutrizionista.barbuto, il pesce che vive in mari freddi ha pochissimo grasso perché lo consuma per sopravvivere e per cacciare. È un meccanismo naturale che garantisce una qualità superiore del prodotto finale, con minor accumulo di contaminanti e una concentrazione più elevata di nutrienti essenziali.
Mari inquinati da evitare: zone FAO pericolose
Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia. Le zone 51 e 56, che corrispondono all’Oceano Indiano, sono quelle da evitare assolutamente secondo quanto evidenziato nel video, in quanto altamente inquinate. Un’informazione che potrebbe cambiare radicalmente le vostre prossime spese al supermercato e proteggere la vostra salute a lungo termine. L’inquinamento marino, infatti, si accumula nei tessuti dei pesci attraverso la catena alimentare, e i metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio tendono a concentrarsi maggiormente in determinate aree oceaniche.
https://www.tiktok.com/@nutrizionista.barbuto/video/7358833852757982592
Come leggere etichetta tonno con codici FAO
Il sistema FAO (Food and Agriculture Organization) divide gli oceani del mondo in 19 zone principali, ognuna identificata da un numero specifico. Questa codificazione, obbligatoria per legge europea dal 2014, permette ai consumatori di tracciare esattamente l’origine del pesce che stanno acquistando. La cosa più interessante è che questa informazione era sempre stata lì, sotto i nostri occhi, ma nessuno ci aveva mai spiegato come interpretarla correttamente per fare scelte alimentari consapevoli.
Benefici salute tonno da acque pulite
Secondo dati dell’Istituto Superiore di Sanità, gli italiani consumano in media 25 chilogrammi di pesce all’anno pro capite, con il tonno in scatola che rappresenta una delle opzioni più popolari. Sapere da dove proviene il nostro cibo non è solo una questione di gusto, ma di salute pubblica e sostenibilità ambientale. Scegliere il tonno giusto significa investire nella propria salute: i prodotti provenienti da acque più pulite contengono generalmente livelli inferiori di contaminanti e una maggiore concentrazione di nutrienti benefici come gli omega-3.
La prossima volta che vi troverete davanti allo scaffale del pesce in scatola, ricordatevi di questo piccolo trucco rivelato da @nutrizionista.barbuto. Controllate sempre la sigla FAO e scegliete con consapevolezza: preferite le zone 27 e 37 ed evitate le zone 51 e 56. Dopotutto, come suggerisce lo stesso esperto nel suo video virale, vale la pena salvare queste informazioni per fare sempre la scelta migliore quando si tratta della nostra alimentazione quotidiana e del nostro benessere.
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